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Stadio San Pietro – Lusetti di Castiglione delle Stiviere (Mn)
Domenica 27 novembre 2011, ore 14.30
Lega Nazionale Dilettanti – Girone B
XV giornata del girone di andata
FC STERILGARDA CASTIGLIONE – OLGINATESE 1 – 0
FC Sterilgarda Castiglione:
Iali, Borghetti, Ruffini, Sandrini, Ferretti (dal 36’ Boldrini), Tognassi, Longo, Arioli, Mor (dal 78’ Vezzoli), Pace, Bonomi (dal 46’ Manzoni).
Altri a disposizione: Paghera, Morandi, Mazzali, Mazzola.
Allenatore sig. Roberto Crotti
Olginatese:
De Madre (dal 65’ Ghislanzoni), Mandelli (dal 75’ Torno), Bosisio, Bonacina, Ronchetti (dal 73’ Sehic), Grassi, Scaccabarozzi, Greco, Donghi, Rossi, Rampinini.
Altri a disposizione: Rocchi, Murgia, Crea, Rossini.
Allenatore sig. Marco Falsettini
Arbitro il sig. Capilungo di Lecce, coadiuvato dal sig. Bacchetta di Vigevano e dalla sig. ra Sirizzotti di Crema
Marcatore: 71’ Pace
Espulso Arioli al 93’ per proteste.
Ammoniti: Tognassi; Ghislanzoni.
Angoli: 4 a 2 per lo St. Castiglione
Recuperi: 1’ (I) e 4’ (II)
Spettatori: 400ca.
NOTE: giornata fredda ma soleggiata, forte nebbia solo nel finale. Campo in buone condizioni. Osservato ad inizio gara 1’ di raccoglimento per le vittime dell’alluvione nel messinese.
Il commento di Ernesto Valerio:
“CHE BUGADA”
Una delle cose più belle del calcio in provincia è vivere lo stadio. Viverlo non solo nelle sue forme “imitative” del grande spettacolo delle serie maggiori, ma in quello vero e verace che solo una tribuna in gradoni di cemento ed un pubblico visceralmente legato alla propria squadra possono darti. A questo, aggiungiamo poi una società sportiva composta prima che da professionisti da amici del pallone, da persone che negli anni si sono (ri)trovate non solo a parlare di calcio il lunedì mattina al bar, ma a viverlo da dentro giorno dopo giorno, in tutti gli aspetti, dal più grande successo al più piccolo dei problemi quotidiani. Ecco perché ogni vittoria del Castiglione diventa, per chi ha la fortuna come - il sottoscritto - di poterlo narrare da fuori vivendolo da dentro, occasione per conoscere ancora di più questa realtà così piccola e famigliare da sembrare il più bello dei mondi possibili. Uno di questi “metodi conoscitivi” è sicuramente la variegata mole di espressioni, locali o meno, che ogni qualvolta finisce una gara, vanno a sintetizzare quanto visto e vissuto in quegl’intensissimi novanta minuti. “Che bugada”, mi ha detto l’amico Mauro oggi nell’abbraccio di fine gara, l’1 a 0 con il quale abbiamo sconfitto la migliore squadra vista quest’anno: l’Olginatese, undici compatto, grintoso, aggressivo, ordinato e capace di vivere un’ora e mezza dandoti la costante impressione di poterti fare male, e molto. Chiedendo lumi sul significato de “la bugada”, ho capito che sì, è un’espressione più che consona a questo Sterilgarda Castiglione sempre più capolista: laddove le massaie un tempo facevano fatica nel lavare i panni alle fontane comunali, in un rito collettivo di sudore,dedizione ed amore, portando però a casa lenzuola, tovaglie, vestiti, ecc. lindi, pinti e profumati (appunto, una “bugada”), così i nostri ragazzi (dal primo all’ultimo) hanno portato a casa con fatica, caparbietà e quel sudore collettivo prima citato tre punti sempre più importanti, anch’essi puliti e, restando in metafora, profumati: profumati di alta quota, laddove l’aria è più rarefatta e l’ossigeno scende, con la testa che viaggia più leggera facendo sembrare tutto più facile. Non so quale possa essere la metafora, dialettale o non, di un primo posto con sei punto di vantaggio sulla seconda, ma di certo posso ringraziare Mauro per avermi (e spero, averci) fatto capire che possono cambiare epoche, contesti, persone, idee, obiettivi, ma non cambiano i modi per arrivare al risultato finale prefissato: lavoro, sudore, applicazione, gruppo ed un cuore grande così.
Forza Castiglione!
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